DICEMBRE 2024

6 dicembre - h. 21 - Spazio Sociale Fratellanza Via Monte san Gabriele 15 - Novara - LA DEA DELLA MONTAGNA: LE GRANDI MADRI E LA RESISTENZA ALL'IMPERO
Il profilo unico delle montagne costituivano un segno di identità e di individualità imprescindibile delle antiche tribù nomadi. In un’esistenza fatta di precarietà e di erranza, di vite brevi, di assenza di certezze, di lotta per la sopravvivenza, i rilievi che si innalzavano sopra le valli erano una presenza fissa, un punto di riferimento, un legame permanente fra le generazioni e il territorio. Spesso il loro nome significava semplicemente “Grande Madre”. Si sa per certo che per le civiltà alpine e montanare il luogo più venerato era proprio la cima delle montagne legate a un’entità femminile, protettiva, includente, la Dea della montagna, che offriva ai suoi popoli continuità culturale, rituale, emotiva, nonché protezione dai dominatori che venivano invasi dal panico al solo pensiero di dover attraversare le “selve oscure”.Seguendo le tracce arrivate fino a noi dall’archeologia e dal mito, si ricollegano i fili di una storia negata.
Locandina la dea della montagna (210 x 2
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13 dicembre - h. 20,30 - Grand Hotel Liberty - Riva del Garda (Tn) “Diventare” donne: adolescenti fra violenza, accettazione e rifiuto dei ruoli di genere-
L'adolescenza si dice inizi con la pubertà: ma lo stesso fenomeno biologico dello “sviluppo” sembra in qualche misura dipendente dalle condizioni sociali in cui si manifesta. E’ la cultura di riferimento che determina la biologia e non viceversa: questa la grande scoperta antropologica. Si è verificata negli ultimi cento anni un'accelerazione del ritmo del cambiamento fisico dei soggetti in età evolutiva.
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19 dicembre - h. 11,30 - liceo artistico Casorati- VIA Greppi 18 - Novara - I TATUAGGI DELLA DEA
I tatuaggi della Dea, dove l’archeologia e l’esame critico dei classici si incrociano con l’antropologia storica, esamina sculture, statue stele, dipinti e manufatti che restituiscono immagini di donne tatuate con gli evidenti segni del sacerdozio e della leadership militare e politica. Pur presenti in civiltà di tutto il mondo, tali segni sembrano appartenere a un’unica matrice, ovvero a tribù caucasiche, matrifocali, egualitarie, in perenne conflitto con le società dell’impero greco e romano. Trasformandosi in segno di identità, il tatuaggio si è conservato per millenni, diventando un simbolo di fede alla Madonna, l’altra faccia della Dea, e arrivando fino al secolo scorso. Se ne ritrova ancora traccia nei laboratori di tattoo della Madonna Nera di Loreto, così come sulle braccia delle donne di montagna balcaniche, greche e croate.
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