Le società tribali: antiche culture che ancora riescono a preservare gli ecosistemi selvaggi
Ogni cultura è compiuta in se stessa: non esistono popoli più o meno civili di altri. Le tribù considerate "barbare" possono darci lezioni che sarebbe bene ci affrettassimo ad imparare.
Roma e le società schiaviste antiche: ascesa e caduta del più grande impero europeo
Una cosa ci può consolare: prima o poi, tutti gli imperi cadono.... e fracassano sotto i colpi di quelli che più sono stati disprezzati: la disfatta di Roma è simile a quella di tutti gli altri.
Le società feudali: un modello di amministrazione decentrata e di potere del territorio
Il Medio Evo è il periodo più lungo della storia dell'umanità: più di un millennio in cui le comunità contadine realizzano progressi essenziali per la qualità della vita ancora oggi.
Le monarchie assolute: l'ascesa delle città e la marginalizzazione del "contado"
Dal Rinascimento in poi, le città cominciano ad imporsi a livello economico e culturale, marginalizzando e distruggendo una cultura millenaria e approfondendo le differenze sociali.
Le repubbliche borghesi frutto delle rivoluzioni: un altro inganno per la maggioranza?
Dal 1700 in poi, la storia di Europa e Stati Uniti è fatta di rivolte che, con enorme spargimento di sangue, riescono a limitare il potere delle antiche arstocrazie del sangue. Ma a vantaggio di chi?
Democrazie nazionali e globalizzazione: quali speranze nel futuro?
'800 e '900 segnano vittoria dei ceti borghesi, sconfitta dei comunismi, eliminazione di sogni rivoluzionari: ma non è possibile arrendersi alla globalizzazione. L'autoritarismo è sempre in agguato.
IL CULTO DI DIANA. MONDO SELVAGGIO, LIBERTA' PREZZO DEL POTERE
A Nemi esisteva un bosco sacro a Diana, l'arcaica dea nera della foresta, del mondo selvaggio ma anche della fertilità. Amministrava i riti un sacerdote che dirigeva un collegio sacerdotale: aveva conquistato il diritto al potere ammazzando il suo predecessore. E sarebbe stato eliminato dal più forte dei suoi sottoposti al minimo segno di cedimento fisico e mentale; questo era il prezzo del potere nelle società egualitarie arcaiche, pagato, in Estremo Oriente, fino alla fine dell''800 e da noi fino a tempi storici.
LA GUERRA Volontà collettiva imposizione di classe diritto dei popoli
La situazione dell’Europa, del Nord America, del Giappone e dell’Australia – 70 anni senza guerre combattute sul proprio suolo – è una fortunata eccezione senza precedenti nella storia. Per millenni, i gruppi umani hanno vissuto perpetuamente in conflitto fra loro, praticando una specie di guerriglia fra vicini, fatta di continue aggressioni di “bassa intensità” che però facevano considerare l’evento bellico e la morte in combattimento qualche cosa di assolutamente normale. Ciò non toglie che, in alcune situazioni, presso alcune culture e in epoche precise, i conflitti fra popoli potessero essere risolti anche in maniere più pacifiche. Ma nessuna evidenza dimostra che siano esistite società pacifiche, in cui non esisteva la guerra. cIò NON SIGNIFICA CHE NON SAPESSERO COMBATTERE: ANZI. Ma oggi, è possibile una società senza guerra? E a che prezzo?
"NON CI SONO SOLDATI MIGLIORI DEGLI ARCIERI SVIZZERI": LA GUERRA NELLE SOCIETA' EGUALITARIE
Le guerre sono espressione culturali al pari delle altre. Non è vero che tutte le guerre sono uguali: sono diverse a seconda della civiltà che le esprime e le combatte. Gran parte delle civiltà antiche sono tendenzialmente egualitarie non si sono rinvenute armi nelle sepolture. Il fatto che non si siano trovate non significa che quelle tribù non le avessero: lo sforzo per fabbricare una spada, a quei tempi, doveva essere notevole; il ferro era un materiale prezioso; in una società egualitaria, non veniva sprecato sotterrandolo. Né poteva voler dire che quella gente non sapeva, o non voleva, combattere: perché quando i due gruppi si scontrarono, furono proprio i lateniani ad avere la meglio. Evidentemente in guerra le civiltà egualitarie sono efficienti (tanto quanto e forse più) di quelle classiste....
PER UN’ANTROPOLOGIA JUNGHIANA: IL CODICE PSICOLOGICO DEGLI ARCHETIPI. Presentazione
Nel mare in cui il mistico nuota l'uomo comune annega: la gente ha un disperato bisogno di archetipi, di miti, di eroi che riescano a dare modelli di comportamento in cui non si vive per se stessi, ma per la propria comunità.
LA CREATIVITA' POPOLARE E L'ARTE DI VIVER BENE CON POCO. Presentazione
Per millenni le comunità si sono gestite elaborando competenze e professionalità condivise che hanno portato alla creazione di sistemi tecnologici estremamente avanzati, ma che non hanno depauperato l'ambiente.
ALUPO, AL LUPO! IL LUPO E LE PAURE ANCESTRALI DELL'UOMO. Presentazione
Il lupo è l'animale selvatico che più ha condizionato la nostra cultura. Antenato diretto del cane, simbolo positivo per millenni, avo totemico e cavalcatura delle valchirie, dal Medio Evo diventa il nemico numero uno di nobili, preti e cittadini, che impongono la loro longa manus sui terreni fuori le mura. E così, comincia a divorare uomini.....
DA ANTENATO MITICO AD ATTRAZIONE TURISTICA. IL RITORNO DELL'ORSO SULLE ALPI. Presentazione
Con lo spopolamento delle montagne, l'orso è tornato. Animale totemico, antenato mitico, fu associato alla maternità, alla regalità e alla forza per decine di migliaia di anni. Poi fu sterminato. Adesso è diventato un formidabile elemento di attrazione turistica: però si pretenderebbe che se ne stesse fermo, che non dasse fastidio, che non danneggiasse nè persone nè proprietà....
IL MEGALITISMO E IL NERO CIELO STELLATO MAPPE ASTRONOMICHE, CROMLECHS E MENHIRS In Alentejo and e Alqueva (PORTOGAL
Per lungo tempo, si pensava che i megaliti sono stati avessero avuto scopi prevalentemente funerari, che si riflettevano nei nomi loro attribuiti come «tombe a camera», «sepolture atumuli», «tombe a galleria", “Tombe a grotta" ecc Questa ipotesi è ora in dubbio ... Il Megalitismo è stato associato con l'astronomia preistorica in Europa già da molto tempo. Diverse indagini complete su questi monumenti suggeriscono che siano orientati non a caso, ma verso particolari aree del dell'orizzonte in cui gli eventi astronomici, come il sorgere del sole o della luna potrebbero avvenire o essere previsti. Ecco uqa i risultati in una delle zone a più alta "densità megalitica" in Europa: perchè nel sud del Portogallo, i cromnlech, i dolmen e i menhirs sono più vecchi di 2000 anni di quelli di Stonehenge.
I CELTI IN LOMBARDIA - presentazione
I Celti cominciano ad arrivare in Europa nell'età del Bronzo, non si sa con certezza da dove. Pur essendo una popolazione guerriera, non vi è segno di battaglie copn le popolazioni autoctone. Fra loro non esiste nè proprietà privata della terra, nè aristocrazia, nè capi. Le donne rivestono ruoli di rilievo e portano le armi. La religione è basata sulla Natura Madre e sulle feste di fertilità. Combatterono ferocemente contro i Romani, che tentarono di eliminarli. Ma le loro credenze sopravvivono nelle nostre tradizioni. Nella leggenda e nel mito.
DI GENTI ERRANTI. La migrazioni dei popoli nel mondo antico
L’Europa preistorica sembra percorsa in lungo e in largo da genti che si spostano e si rimescolano continuamente: migrazioni epocali ad ondate che si trascinano dietro miti e culture. Quando si pensa al Vecchio continente di millenni e millenni fa, lo si immagina vuoto, attraversato da orde che, in mancanza di meglio, si fanno genericamente provenire da un non meglio identificato ”bacino dell’Indo”, da cui sarebbe stata originata la “civiltà indoeuropea”, come se l’umanità fosse nata là e, a poco a poco, avesse popolato un mondo vuoto. In realtà, questa è solo una supposizione: di sicuro, la realtà è molto più complessa. Perché, mentre la navigazione impone un punto di partenza e uno di arrivo in cui chi viaggia rimane uguale a se stesso, il tragitto degli uomini e delle forme nella steppa avviene con movimenti browniani: scambi, fusioni, contaminazioni che confondono le piste, fanno perdere le tracce. Ciò che parte non è mai esattamente ciò che arriva.
I LONGOBARDI. OCCUPANTI, MIGRANTI O PROFUGHI DAL PROFONDO DELLA STORIA?
Quello dei Longobardi è un moto browniano storicamente documentato: partono nel I sec. a.C. dalla Scandinavia, probabilmente su ordine di un ver sacrum (migrazione sacra), imposta dagli dei quando la popolazione diventa troppo numerosa, e, caricate le provviste sui carri, viaggiano finchè non finiscono le scorte. Poi si fermano, seminano, raccolgano, seccano e stoccano, fino a quando non hanno viveri sufficienti per rimettersi in cammino….. E mentre la Chiesa li tramanda come sanguinari assassini di prelati, la gente comune li fa entrare: in 100.000 profughi, con (forse) 20.000 armati, non si conquista una nazione con 8 milioni di abitanti se la popolazioni non li avesse appoggiati. In due secoli perdono la lingua e si integrano perfettamente, fondano nuove città estranee al poteredei vescovi e lasciano il nome alla Lombardia.
LA VERA STORIA DI SAN COLOMBANO? Sulle tracce della Nera Artemide, nel segno dell’orso e del Graal. Conservando e copiando misteriosi testi per chi avrebbe potuto leggerli, un giorno….
Chi era questo santo irlandese, che, nel Medio Evo più buio e più pestifero, lascia l’isola verde (ancora profondamente pagana) e, con un pugno di seguaci, si carica di una cassa di libri – ma ogni volume, valeva di più di un palazzo di pietra….. – e si mette a girovagare per l’Europa, lasciando un discepolo qua e uno là, guarda caso sui luoghi contraddistinti dall’orsa, segno della Nera Artemide, dea madre della foresta, e ognuno di loro fonda un’abbazia che si metterà in conflitto co Roma….?! E come mai quando processano le streghe a Triora, 1000 anni dopo, mandano una di loro a Bobbio e i frati la mettono a dirigere la farmacia del monastero? Sui loro territori non esiste pena di morte, e la scuola è aperta ai meritevoli.
LE MIGRAZIONI ANTICHE
Da che hanno avuto le gambe, gli esseri umani sono sempre stati in movimento. Migrazioni epocali, che hanno spostato masse ingenti di popolazione, sono esistite fin dalla preistoria: l'aspirazione delle persone è di migliorare le proprie condizioni e di vivere felici, tranquilli, al sicuro con le proprie famiglie. Ieri come oggi.
I POPOLI DELLE STEPPE
Per millenni, nelle sconfinate pianure che dall'Artico arrivano all'Himalaya si sono mosse le tribù dei cavalieri. Pastori, commercianti, guerrieri, si tatuavano il corpo, non conoscevano la proprietà privata ed erano uguali fra uomini e donne. Ingaggiarono una guerra epocale con gli eserciti dell'Impero cinese e romano. In Europa furono chiamati "barbari".
LE TERRE PROMESSE
Chi parte non cerca soltanto migliori condizioni di vita: non è un caso che le nuove terre promesse siano le zone in cui esistono governi democratici, e in cui l'etica protestante che valorizza il lavoro fa credere nel sogno di poter salire nella scala sociale col merito e l'impegno personale. La realtà però non sempre rispecchia la speranza....
CITTA' E CAMPAGNA. INURBAMENTO E SPOPOLAMENTO. CRONACHE DI DISASTRI ANNUNCIATI
La rivoluzione urbana segna l'inizio di un movimento migratorio che sembra inarrestabile: lo spostamento di popolazione dalle zone interne, principalmente montagnose ma anche pianeggianti, alle città e alle coste, contemporaneamente, per quanto riguarda l'Italia, alla migrazione dal Sud al Nord. E' un movimento tuttora in atto, che probabilmente dovrà invertirsi causa il riscaldamento globale.
MANGIARE INSETTI?
Il sistema è disposto a tutto pur di non rinunciare allo "sviluppo". Anche a convincerci a sostituire gli allevamenti intensivi di polli con la produzione industriale di grilli per far farina proteica per nutrire il basso popolo per non farlo smettere di produrre. Noi di Sherwood siamo contro lo sviluppo e vogliamo fermare industrie e allevamenti per tornare all'autoproduzione, altro che insetti!!!!